Tennis Tavolo Arma di Taggia

Associazione Sportiva Dilettantistica

Il TT Arma di Taggia lentamente riprende dopo la burrasca.

arma di taggia, News dalla Societa'

Non sono stati mesi facili per nessuno, quelli appena trascorsi !
Il TT Arma di Taggia, applicando tutte le linee guida diffuse sui vari mezzi di informazione dedicati al nostro sport, si è riorganizzato per poter permettere ai propri atleti di proseguire, seppur con alcune limitazioni, gli allenamenti in previsione della nuova stagione 2020/2021.

Nella speranza che si vada verso una risoluzione definitiva, o per lo meno che permetta una vita sociale “quasi” normale, presentiamo un’intervista comparsa sul portale FITET.ORG alla nostra Società.
Buon ping pong a tutti !

A colloquio con il Tennistavolo Arma di Taggia

Pubblicato: 21 Settembre 2020

TT Arma di Taggia gruppo 1Nel corso di oltre trent’anni di attività, ha cambiato tre sedi e quattro nomi. Il Tennistavolo Arma di Taggia è una delle associazioni che rappresentano degnamente la Liguria all’inteno del progetto Scuole di Tennistavolo. A prenderci per mano e a condurci alla scoperta della sua storia, sono, in questa intervista a due voci, il presidente Roberto Torgano e il suo vice Mario Manfrin.

Buongiorno Roberto e Mario, che anno correva quando la società ha visto la luce?

«Come diritto sportivo siamo nati a Vallecrosia nel 1988 con il nome di GS TT 5 Torri Vallecrosia. Nel 1998 è avvenuto il trasferimento a Sanremo come AS TT Sanremo. La gran parte dei soci fondatori, per problemi di spazio, nel 2003 si sono spostati ad Arma di Taggia e hanno creato l’AS TT Arma di Taggia, che nel 2006 è diventata, per obbligo di legge, ASD TT Arma di Taggia. La nostra sede è nella frazione di Arma di Taggia del Comune di Taggia. Il presidente storico, fino a due anni fa, è stato Tony Cosentino. Noi due ci conosciamo fin da ragazzini ed entrambi siamo entrati in società dopo aver visto iniziare a giocare i nostri figli. Il motto societario è “Non abbiamo bisogno di spade per combattere, ma racchette del ping pong”, che è stato coniato dal nostro ex tesserato Fabio D’Agostino, detto Il Paguro».

Quali sono stati i vostri fiori all’occhiello?

«Sul fronte individuale, la nostra atleta migliore è stata Bianca Bracco, classe 1996 di livello nazionale e internazionale, avendo indossato la maglia azzurra giovanile, che ha vinto una miriade di medaglie ai Campionati Italiani giovanili e di categoria. Era tesserata per la nostra consorella CS Baragallo di Sanremo, con cui abbiamo sempre avuto buoni rapporti e un interscambio di giocatori. Essendo una ragazzina interessante le abbiamo proposto di venire ad allenarsi da noi. Nella stagione 2008/2009 ha anche disputato con noi la serie B e la C2 maschile. Bianca nel 2009 è stata campionessa regionale nel singolare Ragazze e ai Campionati Italiani Giovanili si è piazzata seconda a squadre Allieve con Miriam Verdini, che era nata e cresciuta da noi, e terza nel singolare Ragazze e nel doppio Ragazze con Clara Costadura (Tennistavolo Genova). Nello stesso anno è stata terza sia in singolare sia nel doppio di quarta categoria, in coppia con il nostro senior Luca Guglieri. Rimanendo in ambito femminile, Verdini ha conquistato la medaglia d’oro regionale nel singolare Giovanissime nel 2005, Ragazze nel 2007 e Juniores nel 2010 ed è stata di bronzo fra le Ragazze nel 2009, anno in cui Monika Lanteri ha vinto l’argento juniores».

Nel settore maschile?

«Matteo Martolini si è aggiudicato l’oro regionale Ragazzi nel 2004 e nel 2006 ed è stato secondo da junior nel 2009 e nel 2010 e secondo fra gli Under 21 nel 2013. Suo fratello Davide è stato argento fra i Giovanissimi nel 2010, davanti a Riccardo Bollo, terzo. Loris Manfrin (figlio di Mario, ndr) si è imposto nel singolare Giovanissimi nel 2005 e fra i Ragazzi è stato terzo nel 2006 e secondo nel 2007, alle spalle di Massimo Baracco. Alberto Raineri è salito sul terzo gradino del podio fra gli Juniores nel 2011e Marco Pozzi sul secondo fra gli Allievi nel 2013 e sul primo nel 2014. Più recentemente si sono distinti Mattia Arrighini, secondo fra i Ragazzi nel 2017 e terzo e primo fra gli Allievi nel 2018 e nel 2019, suo fratello Simone, secondo fra i Giovanissimi nel 2017, e Nicolò Bassilana, terzo fra gli Allievi nel 2019. Da sottolineare poi che nel 2006 e nel 2007, come società ci siamo classificati primi al Campionato Regionale Ligure, che teneva conto della somma dei punteggi assegnati in base ai piazzamenti nei tornei regionali denominati Gran Prix, quattro prove, una per provincia, con gare di terza e quarta categoria NC, sia maschile sia femminile, e giovanili».

Avete avuto atleti nelle rappresentative liguri?

«Nel 2005 abbiamo partecipato al Trofeo Teverino a Boves e con tre atleti su quattro del TT Arma di Taggia, Verdini, Manfrin e Nicolò Rivaletto, la Liguria si è classificata al quarto posto. È poi stata seconda a Terni nel 2007 con la nostra Bracco. Nel 2008 a Verzuolo abbiamo partecipato alla manifestazione con Davide Martolini. La Coppa delle Regioni a Molfetta ci ha visti protagonisti nel 2007 con Matteo Martolini e Miriam Verdini e nel 2017 e 2018 con Mattia Arrighini».

Sul fronte internazionale?

«Nel 2007 Matteo Martolini ha disputato il torneo giovanile di Linz, in Austria».

A squadre qual è stato il vostro apice?

«Siamo stati un anno, nel 2010/2011, in B2, appunto con Martolini e con Giampiero Francia, Luca Guglieri e David Marani. Fece una partita anche Ulisse Ballestin. Dopo quell’esperienza abbiamo cavalcato quella che è sempre stata la nostra filosofia, di privilegiare il settore giovanile. Nel femminile siamo stati per un paio di stagioni in B».

A proposito di giovani, chi sono oggi i ragazzi con le migliori prospettive?

«Abbiamo Jacopo Di Giovanni, classe 2004, che sta svolgendo, con buoni risultati, l’attività regionale, e Andrea Riva, che è nato nel 2008 si sta ben comportando nei tornei regionali golden».

Chi sono i vostri tecnici?

«Siamo noi due e ci dà una bella mano Claudio Crotti, che, essendo in pensione, può dedicare parecchio tempo al tennistavolo. Per noi è una risorsa non indifferente. Per quanto riguarda i tesserati, viaggiamo a una media di una trentina, che vanno dai più piccoli ai veterani».

Quale impianto utilizzate per lo svolgimento dell’attività?

«Dal 2006 abbiamo a disposizione, grazie a una convenzione stipulata con il Comune, la palestra dell’Istituto Comprensivo Pastonchi di Arma di Taggia, nella quale possiamo montare sei tavoli, che in questo periodo di COVID-19 scendono a quattro. Purtroppo abbiamo la disponibilità solo dalle ore 19,30 in poi e andiamo avanti tutti i giorni fino alle 23. Confidiamo di poter contare sulla struttura anche quest’anno e di partire nella peggiore delle ipotesi all’inizio di ottobre. Già a luglio e ad agosto, comunque, anche se la scuola era chiusa, abbiamo potuto accedere e riavviare la pratica. È chiaro che l’orario serale ci condiziona molto, soprattutto per avere in palestra i ragazzini »

Avendo aderito, il progetto Scuole di Tennistavolo vi è sembrato una buona opportunità?

«Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo impiegato una frazione di secondo a capire che avremmo dovuto partecipare. Prima di tutto questa iniziativa ha il valore aggiunto di essere riconosciuti dalla Federazione come Scuola, un titolo di cui non tutti possono fregiarsi. Oltre a ciò, le lezioni di formazione che stiamo svolgendo con i tutor federali sono state molto interessanti e sono servite anche per affinare alcuni spunti che già seguivamo e scoprirne altri ai quali non avevamo pensato».

Quali aspetti hanno attirato il vostro interesse?

«Abbiamo sempre dedicato risorse alla presentazione dei valori della società e della sua attività, con gli obiettivi che avevamo intenzione di conseguire. Abbiamo anche creduto nell’importanza della condivisione delle informazioni fra i dirigenti, i tecnici e i soci, dell’accoglienza dei genitori e del rapporto con le altre associazioni del territorio».

Avete intessuto collaborazioni interessanti?

«Con l’associazione benefica “Matteo Bolla”, che è stata fondata dai genitori di un ragazzino mancato in seguito a un incidente in motorino, per diversi anni abbiamo organizzato un torneo di tennistavolo amatoriale, sia all’aperto sia al chiuso, e in un’occasione abbiamo raggiunto il numero di 120 tesserati promozionali. Per la società Autostrada dei Fiori, che gestisce la Savona-Ventimiglia, tramite il papà di un nostro atleta, abbiamo allestito un paio di tornei di Cral aziendale. Sono tutte iniziative che al momento non potremmo comunque replicare. E ti diremo di più».

Cosa?

«Più ci ripensiamo e più di dispiace. Il 22 luglio avremmo dovuto ospitare qui ad Arma la tappa regionale del TTX, con 18 tavoli montati nella piazza principale sul mare. Purtroppo è saltata, ma contiamo di riproporla appena ci saranno le condizioni».

Come sarà la vostra Scuola?

«Riserveremo attenzione al settore giovanile e ai seniores e ci piacerebbe sviluppare maggiormente il settore femminile, dedicando anche spazio agli amatori, che hanno il piacere di giocare, anche se poi non vogliono impegnarsi nell’ottica di uno sbocco agonistico. Siamo felici di dove siamo e di cosa stiamo facendo e, a questo proposito, vorremmo concludere con dei ringraziamenti».

Prego.

«Uno particolarmente affettuoso è indirizzato al nostro ex presidente Tony Cosentino, senza la cui passione e tenacia, profuse con grande generosità, questo sodalizio sportivo non esisterebbe. Un doveroso e sentito grazie va anche a tutti i componenti del Consiglio Direttivo che si sono succeduti negli anni e a quelli attuali, che sono Gianpaolo Benini, Marco Brignolo e Rosaria Bellosta».

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